Sanità, Pompeo: potenziare i pronto soccorso degli ospedali

NO AL ‘TURISMO SANITARIO’: I CITTADINI DEVONO POTERSI CURARE

NEL LORO TERRITORIO

IMPERATIVO GARANTIRE LA DIGNITÀ DEL PAZIENTE

“La sanità della nostra provincia, oltre a garantire i servizi e le strutture necessarie affinché
i cittadini possano curarsi velocemente e bene, deve necessariamente tutelare la dignità del
paziente. Ecco perchè serve potenziare i Pronto soccorso che, troppo spesso, fanno ancora
registrare episodi di sovraffollamento e mancanza di barelle. Abbiamo fatto passi avanti e
con il grande lavoro del candidato presidente D’Amato, assessore alla sanità uscente, siamo
stati la regione modello in Europa per la gestione del Covid. Ma c’è ancora da lavorare
affinché il nostro territorio possa essere in linea con gli standard europei e permettere ai
cittadini di trovare strutture, professionalità e macchinari negli ospedali della nostra
provincia. Curarsi e farlo ‘a casa’ non può essere una conquista: è un diritto per tutti”.
Così il candidato al Consiglio regionale del Lazio con il Pd, Antonio Pompeo, affrontando il
tema della sanità in provincia di Frosinone, di cui ha parlato spesso e soprattutto in
occasione del tour di ‘Strada Facendo’ in diversi comuni del territorio. Un argomento su cui
si sta battendo in tutti gli incontri della campagna elettorale, supportato dalla testimonianza
di Annalisa Paliotta, medico chirurgo dell’ospedale Santa Scolastica di Cassino, che conosce
da vicino criticità e limiti della situazione sanitaria.
“Ai cittadini, ai malati e a chi deve sottoporsi ad accertamenti medici – sottolinea Pompeo –
poco importa che la struttura si chiami casa della salute, ospedale di comunità, presidio o
ambulatorio: a chi necessita di analisi, interventi e ricoveri interessa trovare un luogo in
cui possa essere curato e al tempo stesso rispettato in una condizione di fragilità, di
sofferenza e spesso di assoluta solitudine. La nostra sanità – ed è questo uno dei miei
impegni prioritari in Regione – deve mettere al centro la persona. Ecco perché, ad esempio,
i Pronto Soccorso devono essere potenziati e strutturati in modo da proteggere i pazienti:
sono il luogo sensibile in cui le persone vengono accolte ma, purtroppo, spesso ancora
‘parcheggiate’ perché mancano le barelle o perché in attesa di essere visitati. Il malato deve
essere protetto e la sua dignità garantita, senza possibilità di deroghe perché il diritto alla
salute va assicurato a qualsiasi costo”.